Le competenze trasversali migliorano le performance
Le competenze trasversali hanno un importante valore aggiunto in azienda in quanto consentono di migliorare le performance in termini di produttività, di customer experience e, di conseguenza, di redditività e longevità aziendale.
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All’interno dell’azienda la valorizzazione delle soft skills influenza la soddisfazione e il benessere lavorativo:
- i collaboratori sono più motivati a rimanere in azienda, perché sono più soddisfatti
- i nuovi talenti sono attratti da questo tipo di organizzazione e le preferiscono quando devono decidere in quale azienda investire per la loro carriera lavorativa.
Ci sono molti fattori che influiscono sull’efficacia delle performance in azienda, ma in questo articolo ci concentreremo su alcuni dei più importanti: lo sviluppo dell’intelligenza emotiva, la cultura dell’errore, la comunicazione efficace, la fiducia e il senso di appartenenza.
Il valore delle competenze trasversali
Le competenze trasversali, o soft skills, sono abilità personali e interpersonali importanti per le performance aziendali.
Queste abilità includono la comunicazione efficace, la capacità di lavorare in team, di anticipare e/o risolvere i problemi, la leadership, l’empatia, la flessibilità, la gestione delle relazioni interpersonali, del tempo e delle priorità.
Avere una buona padronanza di queste abilità potenzia le performance dei collaboratori, che riescono meglio a lavorare efficacemente con i colleghi, a gestire i conflitti, a prendere buone decisioni e a raggiungere gli obiettivi aziendali.
Le competenze trasversali aiutano i collaboratori a diventare leader efficaci e a contribuire proattivamente alla crescita dell’azienda. Inoltre, facilitano la possibilità di adattarsi flessibilmente in ambienti multiculturali e in quelli che si evolvono rapidamente.
In questo articolo esploreremo come queste qualità possono essere sviluppate e implementate per creare un ambiente di lavoro positivo, produttivo, stimolante e longevo.
Cosa significa sviluppare intelligenza emotiva in un ambiente di lavoro?
Le emozioni guidano le persone, anche in modo inconsapevole. Questo succede in qualsiasi circostanza, anche sul posto di lavoro.
Imparare a riconoscere, capire e gestire le proprie emozioni, i sentimenti, gli impulsi, avere empatia, naturalezza e autenticità in ambito sociale e relazionale rappresentano le qualità dell’intelligenza emotiva. Uno dei primi autori che ne hanno parlato è stato Daniel Goleman in un famosissimo libro.
L’intelligenza emotiva ci consente di comprendere appieno ogni situazione senza farci travolgere dall’emotività o dall’impulsività. Grazie ad essa apprezziamo maggiormente le relazioni umane, riusciamo ad avere rapporti di elevata qualità: costruttivi, sani ed equilibrati.
Le persone con un’alta intelligenza emotiva tendono ad essere più efficaci nella gestione delle relazioni interpersonali, nella risoluzione dei conflitti e nella leadership.
Svilupparla in azienda favorisce il raggiungimento degli obiettivi comuni, il miglioramento delle performance e la realizzazione profonda di ogni persona.
Tra le competenze trasversali, come si sviluppa l’intelligenza emotiva?
L’intelligenza emotiva è una competenza che si può sviluppare in azienda attraverso la formazione esperienziale. Tuttavia, affinché si possano davvero ottenere risultati che durino a lungo, è fondamentale che ci sia una cultura aziendale che incoraggi l’autenticità, la trasparenza, l’accettazione dell’altro senza giudizio, pregiudizio e interpretazioni soggettive e, queste qualità, faciliteranno l’efficacia della comunicazione.
Grazie alla nostra capacità di imparare dall’esperienza, l’intelligenza emotiva cresce e si evolve per tutta la vita.
Acquisire una regolazione emotiva adeguata, all’interno di un’azienda, significa avere:
- volontà e capacità di sentirsi protagonisti della propria esperienza lavorativa e riuscire a mettersi in discussione
- capacità di autocontrollo nelle modalità, nei tempi e nei luoghi in cui si sceglie di esprimere i propri punti di vista, il proprio vissuto e offrire feedback di valore
- empatia verso i collaboratori e i colleghi, accettando le differenze e valorizzandone le qualità
- coraggio nel proporre idee innovative e determinazione nell’apportare cambiamenti.
Perché parlare dei propri errori, e non nasconderli, è fondamentale?
Parlare dei propri errori è una competenza trasversale alla base del progresso, dell’innovazione e dell’ottimizzazione dei processi: consente di poter conoscere e accettare i propri limiti per poterli superare. Lo scopriamo anche in questo libro.
Capitalizzare gli errori che possono generarsi da situazioni complesse e a volte imprevedibili, implica la maturità di essere pronti ad imparare, in modo costruttivo, da comportamenti propri o altrui, con la conseguenza positiva che probabilmente non verranno ripetuti nel tempo. Per questo, le aziende dovrebbero incoraggiare i collaboratori ad assumersi dei rischi.
Prendere coscienza dell’errore, senza negarlo o nasconderlo, delle conseguenze che provoca e condividerlo in un ambiente culturalmente evoluto, stimola ancor di più la volontà di mettersi in gioco, di pensare e ripensare, in maniera proattiva, a nuove idee, imparando e innovando, grazie proprio ad esso.
Come creare una cultura dell’errore in azienda?
La cultura dell’errore permette di cambiare la prospettiva e di conseguenza la risposta, la reazione di fronte ad un errore, normalizzandolo e legittimandolo come occasione di miglioramento.
È importante che le aziende abbiano e incoraggino la cultura dell’errore. Ogni azienda che desidera svilupparsi e innovare può accettare e anche “celebrare” l’errore, che non è una deviazione o un allontanamento dall’obiettivo prefissato, piuttosto rappresenta un’ottima opportunità di crescita sia lavorativa che personale.
Una cultura dell’errore in azienda può facilitare l’ottimizzazione dei processi aziendali e lo sviluppo delle risorse umane. Ciò può essere fatto promuovendo una cultura aperta e trasparente in cui gli errori possono essere analizzati, compresi per diventare fonte di ispirazione.
Perché è importante sviluppare la cultura dell’errore come competenza trasversale?
Troppe volte le organizzazioni e i collaboratori trattengono rancore per gli errori commessi in passato e li puniscono, invece di imparare da essi. Questo può portare a una paura dell’errore e a una mancanza di innovazione e crescita.
Lo stato di allerta costante per evitare errori demonizzati dal team può generare ansia, stress, tensioni, ostacolare la comunicazione e il lavoro di squadra fino ad arrivare, in alcuni casi, all’autocritica più cruda e il disprezzo per sè stessi. Inoltre, crea un ambiente di lavoro stressante e poco salutare, dove gli errori vengono visti come una mancanza di competenza o una minaccia alla reputazione propria e dell’azienda.
Risulta fondamentale sviluppare una competenza trasversale che possa promuovere una cultura dell’errore e di rispetto reciproco. Bisogna cominciare con il dare il giusto peso alle situazioni, anche semplicemente valutando quale “danno” effettivo abbiano creato. Non possiamo tornare indietro ma possiamo, di certo, usare quello sbaglio per portare con noi qualcosa di molto utile per il nostro futuro, un apprendimento prezioso rispetto a quello che per noi conta veramente.
La comunicazione influisce sulle performance?
Gli effetti di flussi comunicativi non efficaci sono assolutamente evidenti:
- sprechi di lavoro e di tempo,
- inefficienze spesso legate a lavori da rivedere o incompleti,
- errori dovuti alla mancanza di scambio di informazioni,
- nervosismi legati all’assenza di feedback,
- chiamate o riunioni inconcludenti.
Questi sono solo alcuni dei segnali di una comunicazione inadeguata che necessita di una scelta strategica per dare priorità al suo miglioramento. Flussi comunicativi inefficaci, assenti o dispersivi possono causare errori, omissioni, frustrazioni, fraintendimenti e incomprensioni, conflitti.
Quali sono i vantaggi della comunicazione efficace all’interno di un’azienda?
- Trasparenza: la comunicazione efficace è quella che consente di informare i collaboratori sulle attività e sugli obiettivi dell’azienda, incoraggiandone la partecipazione attiva.
- Collaborazione: attraverso flussi comunicativi chiari e costanti si può lavorare in team in modo più proficuo e attivo, condividendo risultati intermedi e risorse.
- Motivazione: quando si comunica bene i collaboratori riescono a contribuire e fare la differenza nel loro ruolo, sentendosi protagonisti dei risultati aziendali.
- Risoluzione dei problemi: le persone sono legittimate ad identificare e risolvere i problemi in modo tempestivo, prima che diventino troppo grandi e complessi per essere gestiti.
- Fiducia: un dialogo aperto e autentico consente di costruirsi rappresentazioni oggettive della realtà, necessarie per alla crescita.
Come sviluppare una comunicazione adeguata come competenza trasversale?
Per sviluppare ed ottimizzare il processo di comunicazione interna è necessario partire da una visione chiara di cosa scambiare (come informazioni), a chi, quando e come farlo, per poter ottenere i migliori risultati. Questo garantirà efficienza e produttività attraverso:
- un clima positivo e migliore qualità di vita lavorativa,
- processi di lavoro fluidi,
- l’affermazione della propria leadership e intraprendenza,
- minori costi aziendali legati agli sprechi di tempo e risorse.
Hai mai letto questo libro? Non recentissimo, ma evidenzia la diversità e complessità della comunicazione, sotto varie sfaccettature e contesti.
Le competenze trasversali si basano sulla fiducia
La fiducia verso se stessi, gli altri e la propria azienda è fondamentale per la costruzione di relazioni positive con i colleghi e i responsabili.
Le imprese che promuovono la fiducia interna traggono notevoli benefici: creano un alto coinvolgimento verso l’azienda che porta a prendere iniziative e a lavorare in modo più sinergico. Si crea difatti un luogo nel quale i collaboratori si sentono valorizzati, rispettati e liberi di esprimere le loro idee e opinioni, e questo porta a soluzioni innovative e miglioramenti continui.
Se c’è fiducia si riescono anche a condividere eventuali problemi o preoccupazioni prima che causino serie conseguenze. Al contrario, senza fiducia l’ambiente di lavoro può diventare altamente stressante: i lavoratori non comunicano tra di loro, sono poco proattivi, poco motivati di fronte a qualunque cambiamento rispetto alle routine quotidiane.
Ti propongo questo libro sull’argomento.
Come creare di un clima di fiducia in azienda?
Per sviluppare la fiducia in azienda, è importante che le aziende incoraggino la trasparenza e la responsabilità, promuovano la comunicazione aperta e incoraggino la formazione continua e lo sviluppo delle competenze trasversali. Per questo bisogna:
- Coinvolgere alla vision, alla mission e alla cultura aziendale, per aver una chiara direzione della propria azienda, dei suoi valori e del proprio ruolo;
- Favorire una comunicazione aperta e onesta, bidirezionale e circolare;
- Ricompensare i comportamenti di fiducia per incoraggiare e valorizzare il contributo individuale;
- Offrire un feedback costante ai propri collaboratori e accettare il loro;
- Sviluppare la tolleranza all’errore, creando nelle persone la propensione a comportamenti innovativi.
Il senso di appartenenza è un elemento strategico in l’azienda?
Il senso di appartenenza gioca un ruolo importante nello sviluppo delle performance in azienda.
Facilitare un forte senso di appartenenza significa condividere e diffondere l’ambiziosa cultura aziendale in modo che le persone possano sentirsi allineate con i valori aziendali e abbracciare la prospettiva sfidante che si vuole raggiungere. Questo consente di creare un ambiente di lavoro stimolante in cui le persone si sentono al sicuro all’interno del gruppo, si riconoscono nei valori e negli ideali, percepiscono la possibilità di sviluppo e crescita, sono consapevoli che il proprio contributo può fare la differenza e di conseguenza sono anche più fidelizzati.
Il senso di appartenenza stimola performance migliori, scambio continuo di valore, condivisione di idee innovative, alti livelli di engagement, partecipazione nelle sfide più complesse. Porta ad abbandonare la competizione, perché solo “insieme” si possono raggiungere gli obiettivi strategici.
Come si può sviluppare, tra i collaboratori, il senso di appartenenza per la propria azienda?
Per un team di lavoro produttivo ed efficace servono alcuni elementi:
- un ambiente relazionale aperto e costruttivo, ma anche flessibile,
- obiettivi chiari e condivisi e continui feedback su risultati intermedi,
- valorizzazione delle risorse umane,
- coinvolgimento dei collaboratori nei processi decisionali.
Per sviluppare il senso di appartenenza in azienda, è importante che le aziende incoraggino la partecipazione attiva dei dipendenti, promuovano la diversità e l’inclusione e incoraggino la formazione e lo sviluppo delle competenze.
Non dimentichiamo che il senso di appartenenza protegge dall’esaurimento emotivo e dallo stress.
Le competenze trasversali sono predittive del successo delle aziende
Per avere successo è importante che le aziende investano nelle persone e nei programmi di formazione per sviluppare le competenze trasversali dei propri collaboratori. Questo tipo di sviluppo organizzativo crea un ambiente di lavoro stimolante che incoraggia la creatività e l’innovazione.
In particolare, il successo aziendale viene favorito da diversi interventi organizzativi e di sviluppo:
- la formazione esperienziale continua per consentire ai collaboratori di avere consapevolezza di sé e concretizzare le proprie potenzialità,
- la creazione di un ambiente di lavoro stimolante e collaborativo, che incoraggi l’innovazione e l’intraprendenza;
- la definizione e condivisione di obiettivi chiari e misurabili per i collaboratori, in modo che possano monitorare i propri progressi e sentirsi motivati a raggiungere i risultati prefissati;
- la valorizzazione delle performance attraverso la promozione e il riconoscimento.