La psicoterapia EMDR aiuta a elaborare i traumi del passato, riduce il disagio emotivo e rafforza il benessere psicologico, grazie a un approccio scientificamente validato.

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La psicoterapia EMDR: elaborare il passato per ritrovare il benessere

La terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la sua efficacia nel trattamento di numerose psicopatologie.

Questa metodologia si basa sull’evidenza scientifica che il disagio psicologico, i sintomi o le patologie siano spesso legati a ricordi traumatici non elaborati che riemergono ciclicamente, influenzando negativamente la vita delle persone.

 

Applicazioni della Terapia EMDR

 

Alcuni dei disturbi trattati con EMDR

 

La terapia EMDR è efficace per una vasta gamma di disturbi clinici, tra cui:

  • Depressione
  • Ansia e attacchi di panico
  • Fobie
  • Dipendenze
  • Lutti non elaborati
  • Sintomi somatici

Inoltre, è utile anche in condizioni sub-cliniche, aiutando a gestire reazioni emotive e comportamentali disfunzionali, spesso incomprensibili per chi le vive. Ad esempio, chi si arrabbia e se ne va, oppure diventa particolarmente aggressivo, chi si ammutolisce e non risponde perché non trova le parole, chi vive un’esperienza emotiva o somatica intensa anche se la situazione è “apparentemente” neutra.

Molti sono consapevoli della disfunzionalità delle loro risposte comportamentali ma non riescono a fare diversamente, vorrebbero agire altre modalità ma è più forte di loro, certe reazioni vengono fuori automaticamente, senza possibilità di controllo.

 

Come possiamo spiegare certe nostre reazioni?

La realtà è che nulla avviene senza un motivo, ma le nostre reazioni dipendono da parti del cervello non governate dalla mente razionale.

Freud già nel 1895 pensava“… che quest’uomo stia soffrendo a causa dei suoi ricordi”.

Le esperienze del passato vengono codificate nelle nostre reti di memoria e influiscono sulla nostra personalità, sul modo di percepire il mondo esterno e sulle nostre reazioni a quello che ci succede.

Capita dunque che alcuni eventi del passato non siano stati completamente rielaborati e lascino una traccia, che prende la forma di una risposta comportamentale, in situazioni del presente che hanno delle analogie con il passato.

 

 

Come funziona la terapia EMDR?

 

Come funziona la terapia EMDR

 

L’intervento con l’EMDR prevede una modalità diretta per accedere ai ricordi immagazzinati in memoria e collegati agli attuali problemi clinici della persona. Questo ci aiuta a individuare rapidamente il bandolo della matassa, ossia quel momento preciso in cui alcune informazioni sono state immagazzinate in maniera disfunzionale.

Il trattamento EMDR prevede l’utilizzo di procedure standardizzate che includono:

  • la focalizzazione simultanea su immagini, pensieri, emozioni e sensazioni corporee legate all’evento traumatico
  • contemporaneamente il terapeuta produce una stimolazione bilaterale alternata, attraverso per esempio rapidi movimenti oculari. Anche durante la notte nella fase REM del sonno, questi stessi movimenti si attivano naturalmente per immagazzinare le esperienze da ricordare ed eliminare quelle che non servono.

È fondamentale sottolineare che la stimolazione bilaterale non provoca stati ipnotici e la persona è completamente cosciente di quello che accade.

L’elaborazione di questi ricordi con EMDR consente di disattivare e ridurre le emozioni collegate e ci aiuta a “digerire” eventi difficili, ricollocandoli in modo costruttivo e adattivo nella nostra memoria.

Attraverso la desensibilizzazione del ricordo, necessaria per ridurre e far scomparire l’impatto emotivo, è possibile rielaborare il ricordo e fare in modo che l’esperienza traumatica venga percepita come lontana, distante da sé. La persona continua a ricordare l’evento ma lo vive come parte di un passato lontano.

La rielaborazione aiuta inoltre a trasformare la valutazione cognitiva su di sé (l’idea che si ha di sé) sperimentando emozioni più adeguate alla situazione ed eliminando le sensazioni fisiche disturbanti. Il contenuto del ricordo viene integrato in una visione più matura e funzionale, con un rafforzamento dell’io.

 

Lavorare su T e t

L’EMDR può trattare traumi grandi e piccoli:

  • piccoli traumi, ossia esperienze soggettivamente spiacevoli che non hanno messo in pericolo la vita della persona ma che, tuttavia, sono state disturbanti perché hanno intaccato il valore della persona, come umiliazioni, offese, relazioni svalutanti
  • grandi traumi, ossia eventi gravi vissuti direttamente o indirettamente (perché hanno coinvolto persone care) che hanno portato alla morte o ne hanno compromesso l’integrità psico-fisica, come abusi, incidenti, disastri naturali.

Le Fasi del trattamento

 

Come si articola in trattamento

1. Lavorare sul Passato

Il primo passaggio importante è ricostruire la storia della persona e le diverse esperienze che possono aver contribuito all’insorgere del disturbo attuale: magari si è trovata in specifiche situazioni che si sono rivelate critiche e/o fallimentari e si è strutturata una cognizione negativa, ossia un pensiero negativo su di sé che la porta a pensare di non essere capace di gestire, di non essere all’altezza o che il mondo sia pericoloso e degli altri non ci si può fidare.

Attraverso la terapia EMDR è possibile elaborare alcuni specifici ricordi che sono collegati alla situazione e al disagio che vive nel presente. Nel passato, questi ricordi hanno prodotto specifiche esperienze disturbanti, da un punto di vista cognitivo, fisico ed emotivo, che si ripetono similmente oggi in determinate circostanze.

Il trattamento EMDR prevede una modalità diretta per accedere ai ricordi immagazzinati nella memoria e collegati agli attuali problemi clinici della persona. In questo modo riusciamo a individuare rapidamente un preciso collegamento con alcune informazioni  immagazzinate in maniera disfunzionale.

In questi casi accade che la rievocazione di questi eventi produce le stesse reazioni di allora, come se il tempo non fosse passato: questo accade perché l’esperienza è stata memorizzata in reti di memoria che sono rimaste cristallizzate, bloccate e non integrate con il resto delle informazioni correlate alle successive esperienze di vita.

2. Lavorare sul Presente

Dopo aver lavorato sui target (eventi) del passato che si connettono con le situazioni presenti, è possibile affrontare le situazioni più recenti. Queste possono essere integrate con memorie più costruttive che contengono una nuova immagine di sé di maggior valore e sicurezza e nuove risposte comportamentali più funzionali.

3. Lavorare sul Futuro

Successivamente si lavora per individuare strategie più funzionali anche per il futuro, quando magari la persona si ritroverà a sperimentare vissuti simili in relazione a specifiche situazioni di vita.

In questo modo è possibile rafforzare l’immagine di sé come maggiormente capace di gestire le circostanze percepite come pericolose, minacciose e sentire di avere le risorse per affrontare meglio qualunque contesto di vita.

 

 

Perché scegliere l’EMDR?

 

Arrivare alla guarigione emotiva con EMDR

 

Questo approccio è particolarmente indicato per chi desidera superare blocchi emotivi e comportamentali profondi, migliorando la qualità della propria vita. Grazie alla sua natura evidence-based, l’EMDR rappresenta una soluzione efficace e scientificamente validata per affrontare il passato, vivere meglio il presente e prepararsi al futuro.

Senti che il tuo passato continua a influenzare il tuo presente, impedendoti di vivere al meglio?

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