La Psicoterapia Sensomotoria lavora sul corpo per elaborare memorie implicite, regolare il sistema nervoso e trasformare il vissuto traumatico in risorse. Un metodo che integra mente e corpo per il tuo benessere.
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Origini e fondamenti teorici della psicoterapia senso-motoria
La psicoterapia senso-motoria è stata sviluppata da Pat Ogden a partire dagli anni ’80. Questo approccio integra:
- Gli sviluppi delle neuroscienze e della teoria polivagale
- Le teorie sul trauma e sull’attaccamento
- La pratica della mindfulness relazionale
L’obiettivo è alimentare l’intelligenza somatica del paziente e ampliare gli stati di coscienza con la pratica di mindfulness relazionale.
Un approccio terapeutico bottom-up
La Psicoterapia Senso-motoria si concentra sulla narrativa somatica (come il corpo racconta la storia), invece di limitarsi all’ascolto di ciò che viene riferito verbalmente.
Utilizza l’esperienza che emerge nel qui e ora. Insieme si osserva come si organizza l’esperienza nel corpo: si pone, dunque, attenzione alla storia raccontata dalle espressioni del viso, dallo sguardo, dalla postura e dall’allineamento, dal ritmo e profondità del respiro, dai gesti e dai movimenti, attraverso la mindfulness relazionale. Questo ci porta a comprendere come tutte le sensazioni fisiche attuali siano collegate al passato e al vissuto traumatico.
Origine dei disturbi: apprendimenti precoci e relazioni primarie
Spesso ciò che ci fa soffrire oggi arriva da un apprendimento precoce nelle relazioni più importanti. Si tratta di risposte/reazioni spesso inconsapevoli che rappresentano strategie adattive apprese, per salvaguardare la relazione con le figure di accudimento. Nel passato sono state funzionali e ci hanno permesso di andare avanti, oggi però contribuiscono a generare sofferenza.
I disturbi attuali hanno origine, quindi, da un’esperienza traumatica o da problematiche e difficoltà incontrate nelle prime relazioni, durante lo sviluppo e la crescita. Questi eventi lasciano tracce e memorie nel corpo, che evocano delle risposte automatiche nel presente.
Il corpo come strumento di guarigione
Il lavoro sul corpo facilita l’elaborazione del trauma favorendo il processamento delle memorie implicite e aiutando a regolare l’attivazione del sistema nervoso autonomo.
Lavorare sulle memorie implicite, che sono immagazzinate nel corpo, ci consente di trasformarle, in base a ciò che non è potuto avvenire al momento del trauma ed è rimasto bloccato del nostro corpo. Questo ci consente di:
- completare un’esperienza mancante
- liberare le difese attive e le strategie di orientamento
- integrare le parti scrisse
sperimentando momenti di trionfo.
Le tre fasi della psicoterapia senso-motoria
Il lavoro procede attraverso tre fasi:
- obiettivo della fase 1 è quello di ampliare la finestra di tolleranza, incarnando risorse somatiche (e non) e riuscendo a regolare il proprio livello di attivazione nervosa (SNA), in un processo di stabilizzazione. Rafforziamo le risorse esistenti e ne sviluppiamo di nuove per regolare l’iper- e ipo-attivazione del sistema nervoso autonomo, quindi si è capaci di rimanere presenti nel presente, mentre si esplorano gli eventi traumatici (coscienza duale).
- nella fase 2, dopo aver acquisito la sicurezza nella relazione terapeutica e nelle proprie risorse, è possibile elaborare le esperienze traumatiche, completando le azioni che erano rimaste incomplete, aggiornando così l’apprendimento procedurale e, nella ripetizione, trasformarlo in memoria procedurale che faciliti l’aggiornamento degli automatismi
- nella fase 3 viene promossa un’integrazione e l’utilizzo di quanto appreso:
- utilizzare il loro corpo come alleato nella gestione della vita quotidiana,
- regolare la propria attivazione nei momenti più critici,
- stabilire confini sani con gli altri,
- non rispondere in modo automatico alle situazioni,
- ampliare le credenze su di sé.
Con la psicoterapia sensomotoria, puoi scoprire come trasformare le memorie implicite in risorse per il tuo benessere.
Ascolta il tuo corpo